sabato 1 novembre 2014

Alla Roma capolista golletto e scherzetto

Il Napoli è arrivato alla sfida con la Roma dopo il deludente pareggio di Bergamo contro l'Atalanta che ha visto sfumare la possibilità per gli azzurri di avvicinarsi concretamente ai giallorossi in classifica.
Purtroppo i tifosi partenopei hanno dovuto superare la delusione per la mancata vittoria contro l'Atalanta mettendoci una pietra sopra. In effetti, dalla partita col Bilbao ad oggi i tifosi ci stanno mettendo talmente tante pietre sopra che a Napoli si sta per formare una nuova catena montuosa più alta del Vesuvio.
L'unica occasione di riscatto era così battere la capolista nel derby del sole. A sorpresa però al San Paolo si è presentata una Roma coperta. Probabilmente per fare da corredo al cuscino di Benitez che anche per questo big match ha dato i suoi utili consigli per le scelte di formazione. In casa Napoli ogni calciatore in rosa ci teneva a partire titolare. In particolare, voleva giocare a tutti i costi Insigne che per l'intera settimana ha pressato forsennatamente Benitez chiedendogli di continuo: “Gioco con la Roma? Gioco con la Roma? Gioco con la Roma?”
Al che Benitez infastidito da tanto assillo gli ha risposto: “Lorenzo, se me lo chiedi un'altra volta ti sparo in fronte!”
E Insigne: “Mister, ma avete una pistola?”
Certo che no” ha replicato il tecnico
Perfetto. Gioco con la Roma? Gioco con la Roma? Gioco con la Roma?” ha continuato Insigne fino all'annuncio delle formazioni ufficiali.
La partita è iniziata col Napoli che ha imposto il suo gioco nei confronti dei giallorossi, i quali hanno immediatamente intuito in che guaio si stavano per cacciare. Difatti, per la Roma Hi guai n...cominciano dopo appena 3 minuti quando il Pipita ha messo a segno un gol eccezionale in acrobazia.
Gli azzurri a differenza delle ultime apparizioni sono riusciti poi a non subire gol grazie anche alla prestazione di un Koulibaly che probabilmente influenzato dalla notte di Halloween in difesa è stato un mostro.
In realtà, occorre dire che la gara contro i capitolini ha dimostrato che i partenopei per non prendere gol dovrebbero affidarsi al pubblico sugli spalti dello stadio. In particolare affidarsi al settore della tribuna. Più nel dettaglio alla tribuna autorità. Ancor più nello specifico alla fila 25 e al posto 25. In pratica dove era seduto Pepe Reina ad assistere alla gara. Qualcuno avrebbe dovuto infatti dargli la sua maglietta e metterlo di nuovo al posto che gli compete di diritto, e cioè tra i pali della porta del Napoli. Solo così avremmo risolto definitivamente il problema dei gol subiti.
La Roma dal canto suo ha palesato un po' di confusione in campo dove Garcia non è riuscito ad impartire ai suoi uomini il giusto ritmo di gara. Infatti continuava a urlare dalla panchina: “Vai Pjanic ma con Iturbe! Parti con Iturbe, poi vai Pjanic! Corri Pjanic, metti Iturbe...”
Nel secondo tempo, il tecnico giallorosso ha capito che occorreva un po' di creatività alla sua Roma e così ha fatto un cambio puntando sull'attaccante D'estro. Ma i risultati sono stati tutt'altro che geniali.
Bisogna ammetterlo, Garcia le ha provate proprio tutte per evitare la sconfitta. Vista la giornata ha cercato pure di affidarsi alla protezione De Sanctis. Ma nemmeno da lassù hanno potuto fare nulla contro un Napoli straripante che a cinque minuti dalla fine ha raddoppiato con Callejon, firmando sul tabellino il definitivo 2-0.
La Roma così nel giorno della commemorazione dei defunti è stata atterrata al San Paolo. Ne danno il gaudio annuncio i 35 mila tifosi in festa.
I giallorossi sono stati nettamente sconfitti e sono usciti mestamente dal campo come l'Aretino Pietro con una Manolas avanti ed una Manolas indietro.
Appena finita la gara, il centrocampista Keita per il giorno del 2 Novembre è subito partito per recarsi in patria per andare a trovare i suoi parenti defunti e quelli ancora in vita. Il giocatore della Roma in pratica è andato a trovare i Keita morti e i Keita vivi.
E con ogni probabilità gli stessi parenti del calciatore giallorosso staranno in questo momento riecheggiando con forza in parecchie case della Capitale dopo questa netta ed umiliante sconfitta della loro Roma al San Paolo.


Diodato De Martino