domenica 14 dicembre 2014

Andate tutti al Diavolo!

Il Napoli è arrivato al big match contro il Milan con un po' di apprensione a causa dei tre pareggi consecutivi in campionato che hanno generato parecchio malumore nella tifoseria partenopea. Proprio per questo la squadra azzurra ha trascorso tutto il viaggio in treno che li ha condotti al capoluogo lombardo con l'agitazione di chi non poteva sbagliare anche la prova di San Siro. Sul convoglio il clima era teso e pare che a pochi chilometri dall'arrivo, quando si è sentito l'annuncio “Prossima fermata Milano Centrale”, Higuain abbia esclamato: “Oddio, che ansia siamo già arrivati alla stazione!” Poi Jorginho ha incalzato: “Non ce la faccio, sono troppo angosciato siamo in prossimità della stazione!” Insomma parecchi calciatori del Napoli hanno cominciato a patire la classica ansia da pre-stazione...
Per ciò che riguarda le formazioni, il Milan è sceso in campo con il falso nove e cioè con Menez messo in attacco anche se un attaccante vero proprio non è. Il Napoli invece ha risposto schierando il falso uno e cioè con Rafael messo in porta anche se un portiere vero proprio non è.
In effetti, bisogna ammettere che questa prima parte della stagione ha lasciato parecchi dubbi sul portiere brasiliano a causa soprattutto delle sue ripetute uscite a vuoto. C'è da dire però che in mezzo ai fiumi di critiche ricevute, c'è stata anche una buona notizia per il numero uno azzurro in quanto dopo tutte queste uscite allegre, è riuscito a rimediare anche un'uscita galante con una donna bellissima. Si dice infatti che dopo una serata romantica trascorsa insieme tra drink, ristoranti e paroline dolci, per arrivare finalmente al dunque, Rafael le abbia sussurrato languidamente all'orecchio: “Cara, vuoi venire su da me a vedere la mia collezione di farfalle?” Ebbene, se Rafael le ha mostrato tutte quelle che ha acchiappato ogni volta che è uscito dalla porta del Napoli quest'anno i due avranno avuto di certo una serata parecchio intensa!
Ma ritorniamo alle note dolenti della partita. Per lo scontro diretto per il terzo posto, Benitez ha lasciato in panchina Hamsik, il quale ha dato al gioco del Napoli lo stesso apporto di quando è stato schierato in campo: assente!
Il Napoli ha cominciato la gara con un ritmo di gioco blando e apatico con i giocatori che sono apparsi sin dal primo minuto poco inclini a correre. Evidentemente la spiegazione è riconducibile al fatto che i giocatori azzurri per onorare il monumento più importante di Milano hanno disputato la partita andando a passo Duomo.
Il Milan ha così bistrattato gli uomini di Benitez, imponendosi col risultato di 2-0. La difesa napoletana con Albiol e Koulibaly ha palesato ancora una volta tutto il suo imbarazzo, facendosi penetrare così facilmente e con una tale frequenza che nemmeno la Cicciolina dei tempi d'oro era riuscita a fare tanto.
Intanto, ad osservare l'atteggiamento impalpabile del gruppo azzurro, viene da pensare che qualcosa davvero si sia rotto. E per capire con esattezza cosa si sia rotto, chiedete pure ai tifosi del Napoli, mestamente spazientiti di assistere a tali scempi.
Sta di fatto che dopo quest'ennesima prestazione deludente contro il Milan verrebbe proprio la voglia di mandare tutti al Diavolo!
Infine concluderei con una notizia di calciomercato con un intreccio che ha percorso proprio l'asse tra Napoli e Milan. Infatti, è uscita fuori l'indiscrezione che il prossimo attaccante che gli azzurri ingaggeranno sarà Torres. A questo punto c'è solo però da capire se sarà del Grec o Annunziat. Ad ogni modo occorre fare un plauso a De Laurentiis che sta finalmente mantenendo la promessa di costruire una squadra fatta di napoletani. Tanto è vero che se l'operazione andasse in porto il Napoli si ritroverebbe con un attacco tutto partenopeo con Fernand 'o Torres e Lorenz 'o Frattes.


Diodato De Martino

domenica 7 dicembre 2014

Nel Primo T...Empoli subisce e nel Secondo T...Empoli ferisce

Nelle dichiarazioni di presentazione della partita, Benitez aveva preannunciato per il lunch match dell'ora di pranzo contro l'Empoli un Napoli affamato di vittoria e con la voglia di mangiarsi in un sol boccone l'avversario.
Dopo mezzora di gioco si è però subito capito che l'allenatore si riferiva evidentemente alla fame che tenevano i giocatori a causa dello stomaco vuoto dovuto all'insolito orario della partita. Difatti, ha rischiato parecchio l'attaccante empolese Maccarone che più di una volta è stato avvicinato da Maggio che con l'acquolina alla bocca gli ha detto: “E dai, simpaticone, fatti dare un morsettino. Voglio solo vedere se sei al dente!”
La prima frazione di gioco è stata tutta di marca empolese con il predominio del suo centrocampo che ha avuto in Verdi un compositore straordinario che ha dato il “La” a tanti armonici attacchi.
Tant'è vero che proprio il trequartista toscano ha portato in vantaggio gli ospiti con un gol che per i tifosi del Napoli è stato una vera e propria botta ricevuta tra capo e collo. In pratica il pubblico ha assistito attonito a ciò che tutto il Mondo conosce come “La tranvata di Verdi”
Il Napoli per tutto il primo tempo ha poi provato inutilmente ad attaccare con tiri da lontano, mentre l'Empoli si è fatta continuamente pericolosa con tiri da Vecino.
La squadra ospite ha spesso fatto ricorso anche al lancio lungo nell'impostazione delle ripartenze dove tra i più abili nel gioco aereo c'è stato di certo il centrocampista Croce. Il problema è stato che l'arbitro puntualmente ogni volta che colpiva di testa Croce per deformazione professionale lanciava in aria la monetina.
Nella ripresa la compagine empolese ha accarezzato ancor di più il sogno del colpaccio esterno dopo il gol del raddoppio di Rugani.
A quel punto, sembrava davvero che l'Empoli potesse centrare il bottino pieno al San Paolo, quando però Zapata e De Guzman con due tiri hanno fatto andare in fumo i toscani...(e le loro velleità di successo), fissando il risultato finale in un comunque deludente 2-2.
A fine gara, Massimo Maccarone si è avvicinato al portiere azzurro Rafael, ancora una volta contestato dal pubblico per i continui errori commessi, chiedendogli di scambiarsi la maglia. Pare che l'attaccante dell'Empoli abbia detto a Rafael: “Prendi la mia maglia, te la sei meritata. Dopo tutti questi gol che stai prendendo, tra me e te il maccarone sei sicuramente più tu”
Intanto nella conferenza del post gara, Benitez ha provato ancora una volta ad imbonire i giornalisti con astruse congetture atte a salvare un progetto tecnico che ormai ha assunto la stessa dinamica di una biglia poggiata su un piano inclinato.
Non dimentichiamoci che quello contro l'Empoli – ha esordito il tecnico – è il nostro undicesimo risultato utile consecutivo!”
Bè, qualcuno dovrebbe spiegare a Benitez che se una squadra in un campionato fa 38 pareggi di fila, pur collezionando 38 risultati utili consecutivi, fa 38 punti e retrocede in serie B.
Qualche giornalista ha poi risollevato il concetto che l'allenatore aveva espresso alla vigilia, chiedendogli come mai l'Empoli seppur con un fatturato notevolmente più basso rispetto a quello del Napoli avesse messo sotto gli azzurri nella prestazione.
Al che Benitez con le spalle al muro si è giocato il jolly socioeconomico: “Non è vero che l'Empoli ha un fatturato inferiore al nostro. La verità è che loro fanno più nero...”
Insomma, in conclusione bisogna dire a gran voce che i tifosi partenopei non meritano delle prestazioni così impalpabili. Basti pensare che per la gara contro l'Empoli, dopo i due passi falsi contro Cagliari e Sampdoria, il San Paolo si è presentato ugualmente affollato e vicino alla squadra. Tutto ciò ha dimostrato che il Napoli di quest'anno per i suoi tifosi è come il caffè e la sigaretta: crea dipendenza e alla fine ha un tremendo effetto lassativo.
L'ultima notizia è infine sul calciomercato dove per la gara di Fuorigrotta, il Napoli ha osservato da vicino proprio il trequartista dell'Empoli Verdi come possibile futuro acquisto. Difatti, la dirigenza partenopea ha intenzione di adeguarsi tempestivamente alle nuove norme che esigono un numero maggiore di calciatori italiani in organico. Per l'anno prossimo, infatti, pare che il Napoli proprio per avere più italiani in rosa voglia rivoluzionare completamente il suo reparto offensivo, acquistando come trequartista per l'appunto Simone Verdi e in avanti Rolando Bianchi dall'Atalanta e Giuseppe Rossi dalla Fiorentina. Insomma ci sarebbe quindi un tridente composto da Verdi, Bianchi e Rossi che più italiano di così davvero non si può...


Diodato De Martino

lunedì 1 dicembre 2014

Tra Benitez e Mihajlovic il pareggio è Sinisa pero sin pausa

Classifica alla mano, il posticipo di Marassi si è presentato come uno scontro diretto per l'accesso alla zona Champion's con la Sampdoria che a sorpresa dall'inizio della stagione sta facendo le fusa al terzo posto. Tant'è vero che contro i partenopei per fare un decisivo balzo felino in avanti ha schierato sia il gatto Soriano che il gatto Silvestre. In realtà anche il Napoli aveva la possibilità di fare in classifica un balzo felino schierando Michu, ma l'attaccante spagnolo acquistato in estate più che le fusa, si è fuso già da tempo.
Samp-Napoli è stata la sfida del monday night che in maniera abbastanza desueta e poco apprezzata dai tifosi si è disputata di lunedì sera quando la domenica calcistica è già abbondantemente tramontata. L'unico entusiasta del monday night è stato Benitez che a fine gara ha commentato: “Sono felice di aver giocato di lunedì sera così almeno per una volta non ho sentito Enrico Fedele farmi una chiavica in tv al Bello del Calcio”
Il posticipo del Ferraris ha dato, inoltre, la possibilità a Benitez di ritrovare dopo l'infortunio alla testa Dries Mertens, inserendolo nella ripresa sulla fascia mancina dell'attacco. Seppur bisogna ammettere che per il tecnico azzurro l'interprete ideale per quel ruolo sarebbe stato il lungodegente Insigne sia per il suo senso di sacrificio nella fase difensiva e sia per la sua disciplina tattica in campo. In sostanza, Benitez avrebbe tanto voluto che Mertens fosse stato a tutti gli effetti Insigne. Ma come fare?
La trovata geniale è arrivata qualche giorno prima, in una sonnacchiosa serata di novembre trascorsa davanti alla tv, quando le inquietanti immagini di Belgio – Galles avevano proposto l'attaccante belga accasciato al suolo e in stato confusionale. L'idea folgorante del tecnico fu subito chiara: Dopo lo shock ricevuto bisognava far credere a Mertens di essere Lorenzo Insigne. Arrivato così a Castelvolturno, ancora in preda a vertigini e perdita di orientamento, il belga è stato accolto da Benitez che correndogli incontro gli ha detto: “Uèèè Lorè comm staje! Cu chella botta n'gapa ci hai fatt' cacà sott' dalla paura!”
E Mertens: “Mister ma come parla, io non la capisco. E poi io sono Dries, non Lorenzo”
Uè uè! Sei ancora confuso Lorè. Mannaggia a' capa toja! - ha continuato nella sua pantomima lo spagnolo – Fidati del tuo allenatore, se ti dico che sei Lorenzo, sei Lorenzo! Adesso però vieni con me che ti devo spiegare come devi difendere dalle avanzate di Eder contro la Sampdoria.”
Insomma per convincere appieno Mertens di essere Insigne, Benitez in poco più di una settimana gli ha fatto prendere la residenza a Frattamaggiore, gli ha fatto fare un tatuaggio di Mario Merola sul polpaccio, gli ha comprato tutti i dischi falsi di Gigi D'Alessio e soprattutto gli ha fatto provare in allenamento i tiri a giro sul secondo palo che non dovevano però mai centrare la porta, ma bensì la bandierina del calcio d'angolo come il buon Insigne sapeva fare con tanta precisione.
Solo dopo aver terminato l'accurato lavaggio di cervello, Mertens è stato finalmente pronto per fare il suo ritorno in campo, svolgendo tutte le mansioni tattiche gradite da Benitez.
Per quanto concerne la cronaca del match, è stata deludente la prima frazione del Napoli che ha giocato per tutto il tempo davvero male. D'altronde erano state chiare le previsioni meteorologiche che avevano allertato sulla possibilità di un “maltempo”.
La ripresa è iniziata invece con tutt'altri ritmi, con Mihajlovic che se l'è presa parecchio con i suoi attaccanti perchè nonostante una certa supremazia di gioco hanno palesato un po' di paura nel provare la conclusione. In particolare l'allenatore serbo ha più volte ripreso Okaka perchè considerato troppo timoroso sotto rete. L'attaccante blucerchiato ha avuto infatti così tanta paura di tirare in porta che il tecnico lo ha chiamato più volte “Okakasotto”.
La Samp è poi passata in vantaggio con un gol di Eder che ha fatto gioire i tifosi doriani facendoli salire sulla giostra della felicità, tanto che sembrava di essere all'Ederlandia.
A quel punto il Napoli ha cominciato finalmente a giocare e ha trovato il pareggio in extremis con una Zapata vincente di Duvan.
Lo score conclusivo è stato un insipido pareggio che ha regalato agli azzurri un piccolo punticino che ha mosso lentamente la classifica. Per Benitez il pareggio contro Mihajlovic è stato così Sinisa pero sin pausa.
Occorre infine sottolineare che il risultato finale è stato indovinato alla vigilia da un doppio ex della gara con trascorsi sia con la casacca azzurra che con quella doriana. Si tratta di Fausto Pari che per questo incrocio d'amarcord aveva previsto che Sampdoria e Napoli si sarebbero divise la posta in palio. In verità c'è da ammettere che le previsioni dell'ex mediano non sono però sempre molto attendibili in quanto sistematicamente ogni volta che gli viene chiesto un pronostico, Fausto dice sempre Pari.

Diodato De Martino