domenica 26 ottobre 2014

Al San Paolo ritorna il VeroNa...poli

Gli azzurri hanno fatto il loro ritorno a Fuorigrotta per la gara casalinga contro il Verona in un clima teso, con i tifosi stanchi e delusi a causa delle continue battute d'arresto subite.
Anche in Europa Leauge, infatti, si è perso ancora una volta a causa dell'atavico problema della squadra di Benitez: i troppi gol subiti. L'unica differenza è stata che se fino ad ora la difesa del Napoli aveva fatto acqua da tutte le parti, a Berna invece ha fatto latte da tutte le parti.
La questione dei gol incassati è ormai ancestrale in casa Napoli, diventando così oggetto di discussione nei salotti televisivi. La folta schiera di opinionisti ha identificato la medesima causa al problema difensivo, e cioè un atteggiamento tattico della squadra troppo sbilanciato e con poco equilibrio. In altre parole tutti hanno convenuto che il Napoli ha preso tanti gol per un problema di baricentro. A questo punto mi sono chiesto: Ma che problemi tengono nel cuore del capoluogo pugliese che stanno facendo prendere tutti questi gol al Napoli? Mi appello anche a qualche cittadino barese che magari ci può aiutare: Per favore fateci sapere qual è sto' problema che avete che non ne possiamo più!
Intanto De Laurentiis, stufo di questo cammino balbettante dei suoi, in settimana è piombato a Castelvolturno e ha minacciato il tecnico, dandogli un perentorio ultimatum: “Rafa, se non vinci col Verona niente mozzarella di bufala per un mese!” D'altronde questo era l'unico modo che aveva per dare una scossa a Benitez. Anche perchè di licenziarlo e pagargli lo stipendio fino alla fine dell'anno non se ne parlava proprio.
L'opportunità di riscatto per gli azzurri si è chiamata così Hellas Verona che è giunta al San Paolo circondata dalla consueta avversa ospitalità. A riguardo, l'allenatore degli scaligeri si è fortemente lamentato per la poco cordiale accoglienza ricevuta. Ma cosa si aspettava? Che i napoletani dopo gli innumerevoli cori beceri ricevuti dai veronesi l'avessero accolto con chitarra e Mandorlini?
Il Verona è sceso in campo con un atteggiamento tattico spregiudicato con il piglio di chi vuole giocarsi la partita a viso aperto. Tatticamente, infatti, Napoli e Verona si sono posizionati in campo con un modulo a specchio. Gli schieramenti erano talmente a specchio che da un lato in porta c'era Rafael e dall'altro lato c'era sempre Rafael. In realtà questa è stata anche un'esplicita richiesta del Napoli che ha espresso con onestà al Verona: “Se ce la dobbiamo giocare alla pari allora se noi in porta dobbiamo avere Rafael vuol dire che pure voi lo dovete avere. Se noi a centrocampo dobbiamo tenere Lopez, pure voi dovete avere Lopez. E soprattutto se in retroguardia noi abbiamo Koulibaly e voi non avete un difensore nero, almeno un Moras lo dovete schierare...”
La gara è cominciata con il Napoli un po' preoccupato per l'impatto che le prime basse temperature potessero avere sulla tenuta atletica. E difatti, dopo appena 27 secondi di gioco il Verona ha colpito a freddo portandosi in vantaggio.
Dagli spalti sono così cominciati a piovere improperi vari che hanno esortato i giocatori azzurri a cambiare sport.
L'invito è stato subito accettato dagli uomini di Benitez che hanno smesso di giocare a calcio e si sono dati al tennis. Risultato finale 6-2 per il Napoli.
Dopo lo svantaggio, infatti, i partenopei hanno alzato la cresta prima con Hamsik che ha siglato una doppietta, poi con Callejon ed infine con una tripletta di Higuain che finalmente è ritornato a segnare in campionato.
Lo stesso Pipita dopo un lungo periodo di stitichezza realizzativa ha dichiarato con soddisfazione: “Mi sono finalmente liberato. E' stata dura ma ce l'ho fatta!”
Insomma, questa tripletta per il bomber argentino è stata più efficace del Guttalax.
Sconforto invece da parte di Mandorlini che ha affermato: "Sono dispiaciuto per il 6-2, ma spero che ci rifaremo nel secondo set"
Al San Paolo è così ritornato il VeroNa...poli con un sontuoso 6-2. Per gli azzurri game, set e match.

Diodato De Martino


domenica 19 ottobre 2014

Dai pianti di Mazzarri ai rimpianti di Benitez

Inter e Napoli sono scesi in campo a San Siro gettandosi alle spalle una vigilia lunga e quanto mai chiacchierata.
A Napoli è scoppiata la bomba dell'Emiro che vuole comprare la società di De Lurentiis. Il fantomatico sceicco del Qatar pare che abbia dichiarato che in Napoli ha visto il luogo ideale per investire i suoi capitali. Bé, se è vero che in Napoli ha visto tutto questo, allora mi sa che più che Qatar qua si tratta di Qataratta, e pure forte. Perdonatemi la franchezza sulla vicenda, ma una bufala di tali dimensioni non si è mai vista nemmeno nelle stalle di Battipaglia nel periodo florido delle vacche grasse.
L'Inter, invece, ha preparato la delicata sfida contro gli azzurri ad Appiano Gentile con un Mazzarri che dopo aver subito tre sconfitte consecutive è apparso ancor più burbero e sgarbato. Evidentemente da quando Mazzarri è alla guida dell'Inter, Appiano Gentile è rimasta l'unica cosa gentile che appartiene ai neroazzurri.
L'insoddisfazione della piazza interista nei confronti del suo allenatore, infatti, è ormai altissima e proprio per questo Mazzarri è stato messo fortemente in discussione dall'opinione pubblica per alcuni evidenti problemi che riguardano la sua figura di allenatore. Tra le tante questioni sollevate c'è stato innanzitutto il fatto che Mazzarri non conosce l'inglese e quindi non riesce a farsi capire dai giocatori stranieri. In realtà, si è detto anche che a scuola si è fermato alla quinta elementare e perciò non riesce a farsi capire nemmeno dai giocatori italiani. Infine è emerso pure che è stato bocciato per ben sette volte all'esame della patente e per questo non riesce a guidare bene la squadra. Insomma alla vigilia di una partita tanto importante, tutti hanno evidenziato che Mazzarri ha avuto problemi di formazione.
Nonostante gli uomini contati, però, il tecnico toscano ha fatto le sue scelte schierando sulla fascia sinistra Dodò preferendolo a Dudù e Dadadà della celebre canzone Trottolino amoroso.
Per il Napoli, invece, Inler viene schierato come mediano di rottura assolvendo pienamente i suoi compiti. Lo svizzero infatti dopo l'ennesima pessima prestazione ha davvero rotto.
Prestazione scadente anche per l'arbitro Orsato che nonostante ce ne fossero ben 22 in campo non ha visto neppure un fallo.
Gli azzurri sono andati due volte in vantaggio e per due volte sono stati raggiunti repentinamente dai neroazzurri a causa di una mediocre difesa.
Il risultato conclusivo è stato 2-2 che ha lasciato un enorme rimpianto per una vittoria mancata.
Ancora una volta il Napoli ha patito il solito problema delle palle inattive che non va erroneamente inteso come con un'annosa astensione sessuale, ma è riconducibile ai reiterati errori dei suoi difensori. Al fischio finale, infatti, dopo i ripetuti svarioni in retroguardia, un contrariato Koulibaly ha abbandonato il campo scuro in volto.
Nel post gara, tra le tante dichiarazioni rilasciate alla stampa è da rilevare in particolare quella del presidente del Consiglio Matteo Renzi che ha ammesso di seguire attentamente le partite del Napoli per testare la possibilità di realizzare un nuovo progetto sull'energia alternativa. Difatti pare che dopo questo disastroso inizio di campionato con l'energia eolica prodotta dal giramento di palle dei tifosi del Napoli sarà possibile illuminare l'intero Paese fino al 2030.


Diodato De Martino

domenica 5 ottobre 2014

Il Napoli supera un Toro da ri...monta

Dopo la prestigiosa vittoria in Europa League, quello che si è presentato al San Paolo è stato un Torino in abito buono con giacca, cravatta e Gillet.
L'allenatore dei granata ha scelto come suo capitano il difensore Glik che ha ricevuto la fascia, diventando così il capitano di Ventura.
Nel Torino è partito a tutta birra Moretti che ha messo in difficoltà il Napoli sin dai primi minuti di gioco. Gli azzurri infatti sono andati subito sotto con un gol dell'ex Quagliarella che è stato sommerso di fischi ed insulti da tutto il San Paolo.
Nella circostanza, si è intuito che Napoli non ha dimenticato affatto il tradimento subito da un calciatore napoletano che a un certo punto della sua avventura in azzurro, improvvisante se l'è squagliata. Tanto che i tifosi lo hanno rinominato Fabio Squagliarella.
Le frasi più offensive che sono piovute dagli spalti nei confronti dell'ex azzurro sono state: “Pezzo di Quagliarella”, “Figlio di Quagliarella”, “Testa di Quagliarella”. Insomma, i tifosi partenopei hanno connotato così spregevolmente il calciatore che ormai a Napoli Quagliarella non è più l'insultato ma l'insulto.
Gli uomini di Benitez hanno provato a trovare immediatamente il gol del pareggio ma i legni della porta di Gillet hanno fermato il Napoli al palo.
La ripresa è stata però tutt'altra musica con gli azzurri che sono scesi in campo trasformati per l'ardore e l'intensità profusa.
Il Torino è così andato in forte sofferenza per il ritmo alto imposto dai padroni di casa. A centrocampo, Vives dopo una serie di palloni persi ha fatto sbottare Ventura dalla panchina che, rievocando un retaggio della sua esperienza a Napoli, si è rivolto al giocatore dicendo: “E' chi t'è Vives!”
Il tecnico granata ha provato con qualche cambio a frenare l'impeto dei partenopei, inserendo a metà campo Gazzi. Ma il Napoli ha letteralmente sovrastato il Torino in ogni zona del campo, tanto che anche il nuovo entrato ha esclamato sorpreso: “Sti Gazzi!”
Dopo aver fallito una miriade di gol da questo inizio di stagione ad oggi, a trovare la rete del pareggio è stato Lorenzo Insigne che finalmente è riuscito a segnare scoppiando in un pianto liberatorio.
A fine gara, Insigne ha telefonato commosso alla moglie che non ha potuto seguire la partita, per ragguagliarla sul gol realizzato.
Ciao amore, - ha esordito Lorenzo – pensa che oggi ho segnato un gol e per l'emozione ho visto un unicorno sugli spalti...”
E la moglie: “Ma dai Lorenzo questa è una cosa impossibile, hai fatto gol?”
E si, Lorenzo non solo ha segnato ma ha anche pennellato un assist perfetto per la rete del definitivo 2-1 di Callejon che ha preso il Toro per le corna. Nell'occasione si evidenzi che le corna sono state gentilmente offerte da Fabio Quagliarella.
Il Napoli ha vinto così contro un Toro da ri...monta.
Nelle interviste del post-gara è stata fedele la disamina del difensore torinese Glik che ha evidenziato che per come si era messa la partita, il Napoli contro i granata ha conquistato 3 punti T'oro. Diciamo onestamente che il giocatore del Torino ha inquadrato bene la partita e con un Glik l'ha fotografata perfettamente.
Benitez a fine gara ha fatto i complimenti al Torino e, colpito dalla sua prestazione in campo, ha chiesto notizie sul calciatore granata Peres. In ottica mercato, infatti, pare che abbia domandato al ds del Torino Petrachi il costo del cartellino del giocatore.
Petrachi ha subito fissato il suo prezzo: “Per Peres ci vogliono 4 milioni di euro”
Caspiterinhas! - ha replicato Benitez – Ma allora a quanto le vedi le Percoches? E' vero che la frutta è aumentata ma mi sembra un po' esagerato...”


Diodato De Martino